Abbiamo ampiamente parlato di salute e malattia dal punto di vista olistico e visto come la malattia sia il modo utilizzato dalla coscienza per comunicarci i nostri profondi disagi, le nostre scelte di vita, tutto ciò che la mente non vuole vedere o accettare, insomma tutto quello che in un momento della vita, o poco prima, non è in sintonia con la nostra reale natura.
Per quanto può sembrare strano la malattia è una via percorribile, di per sé ne buona né cattiva: dipende esclusivamente dalla persona che ne viene colpita e da come si pone.
Spesso viene vista addirittura come un opportunità, potenzialità, per cambiare il proprio stile vita ( alimentazione, lavoro, affetti, amicizie, luoghi, interessi , talenti, etc. etc) e dare un senso diverso alla propria esistenza che fino a quel momento ci era sconosciuto e impensabile .
La malattia ci obbliga a rallentare i nostri ritmi mettendoci davanti alla realtà, e attraverso essa dovremmo diventare consapevoli delle cause. Eliminando solo i sintomi, far scomparire un dolore o una manifestazione, non significa necessariamente guarigione perché la causa che gli ha dato origine può presentarsi dopo un certo tempo, in modo più ampio oppure sotto una nuova forma. La strada della consapevolezza della causa delle malattia è tuttavia lunga e difficile.
Per comprendere il messaggio della malattia dobbiamo compiere alcune riflessioni: per prima cosa verificare cosa sta succedendo nella nostra vita o cosa è successo poco prima. Considerare poi con attenzione quali sono le cose che la malattia ci impedisce di fare.
Per esempio se un’allergia ci impedisce di uscire, ( al di la del significato simbolico e analogico dell’allergia stessa ) vuol dire che noi non vogliamo uscire, che abbiamo difficoltà a rapportarci e a confrontarci con gli altri e preferiamo ritirarci, e senza dare una spiegazione motivata ci siamo creati, a livelli molto profondi dell’inconscio, una scusa che giustifichi la nostra scelta. Se la malattia non viene compresa, la coscienza proietta continui aggravamenti fino a che noi non riusciamo a terminare questo percorso di comprensione. E’ quindi importantissimo comprendere questi significati e soprattutto accettare le esperienze della nostra vita.
La non accettazione, assieme agli errori alimentari e agli abusi , è la più importante causa di malattia. Alla luce di quanto fin’ora detto è evidente come la visione olistica della naturopatia porti avanti una modalità “primitiva” di visione della malattia considerata come un messaggio e non come una casualità, attraverso l’ approccio analogico-simbolico: un modo di pensare che riesce a tenere compresenti elementi di realtà che insieme “logicamente” non potrebbero starci, ma che tuttavia non esclude la razionalità.
Un esempio di linguaggio analogico è quando si dice che una persona è “senza cuore” il cui senso ovviamente non va interpretato alla lettera ma è stato solo utilizzato un’espressione concreta al posto di un concetto astratto. Il pensiero analogico esige capacità di astrazione, ossia di riconoscere concretamente il principio che viene espresso, e di trasferirlo su un altro piano.
L’analogia non solo coglie somiglianze tra oggetti appartenenti a domini diversi del sapere, ma rappresenta anche una sorta di “logica dell’inconscio”. Secondo l’ottica psicosomatica infatti, la malattia non è mai superficiale, ma arriva da luoghi molto profondi dell’essere, che la ragione e l’intelletto non possono raggiungere.
Quindi, se una parte di noi opera in modo meccanico e logico (funzionamento del corpo), un’altra si esprime in chiave simbolica. E’ in questa dimensione che organi e tessuti diventano simboli, esprimono degli “archetipi”, ossia delle immagini universali, portatrici di un senso analogico o non razionale. Il corpo parla esprimendo razionalità, ma anche la sua emotività, ciò che lo muove attraverso il linguaggio simbolico.
Alla luce di quanto appena detto, ogni sintomo e malattia riconduce ad una chiave simbolica analogica di interpretazione . Ne menzioniamo qualcuna tra le più frequenti:
– Allergie: è una manifestazione di intolleranza , insofferenza verso una sostanza che di per se non costituisce un reale pericolo per il corpo. E’ espressione di diffidenza, intolleranza e aggressività fortemente repressa, che si trasmette al sistema immunitario rendendolo aggressivo anche verso i cibi, pollini e acari.
– Bronchite e malattie polmonari: sono spesso associate al fumo , ad agenti inquinanti , inquinamento atmosferico. Ma anche vero che se non accettiamo un ambiente ne rifiutiamo anche l’aria , manifestando il nostro disagio , con irritazione dei bronchi e tosse. La respirazione è in rapporto all’assimilazione dell’energia vitale e il ritmo respiratorio viene influenzato dalle emozioni: sospirare, sbuffare, tirare un sospiro di sollievo, respiro affannoso tutti gli stati d’animo modificano il respiro indebolendo i polmoni. I polmoni risentono soprattutto della tristezza e della sofferenza.
– Problemi di pelle: la pelle mette in evidenza sia il nostro stato di salute sia la nostra situazione psichica: rappresenta l’organo più esteso del nostro corpo e segna il confine tra noi e gli altri, ricoprendo tutto il nostro corpo e le parti vitali. Le passioni, l’ira si manifestano con arrossamenti, il disagio di una situazione si manifesta attraverso il sudore, le irritazioni cutanee sono spesso espressioni di insofferenza interna. Anche il prurito indica irritazione oppure grandi passioni e forte energia che non riusciamo ad esternare.
– Problemi ginecologici: quasi tutti i processi infiammatori dell’apparato genitale sono da mettere in relazione alla sessualità, in seguito ad abusi, conflitti e frustrazioni. I dolori mestruali stessi derivano dalla non accettazione della propria femminilità o da traumi quali , per esempio, delusioni in campo affettivo.
– Artrite: in questo caso gli anticorpi attaccano le cartilagini distruggendole. Essi vengono mossi contro le articolazioni dalla spinta di aggressività repressa e conflitti interiori.
– Diabete: spesso il diabete compare in età avanzata come conseguenza di abuso di cibi e di zuccheri. In altri casi è espressione di amarezza per la vita, specialmente quando compare dopo esperienze tristi e drammatiche : è come se si desiderasse amore senza ammetterlo , in un atteggiamento di rigidità che lo ha reso incapace di accettare anche l’affetto che gli viene dato.
– Gastrite: i problemi allo stomaco esprimono frequentemente la mancanza di soddisfazione e di appagamento, ma anche di un eccesso di ansie e preoccupazioni che generano spasmi alla muscolatura dello stomaco e una esagerata produzione di succhi digestivi acidi. L’ulcera duodenale è l’espressione più ampia di questo meccanismo che può giungere fino alla perforazione della parete del viscere.
– Tumori: la cellula cancerogena si espande senza limiti, senza confini, senza rispettare l’organismo che la ospita che viene lentamente portato alla morte: è curioso ma noi ci comportiamo proprio così espandendoci senza ritegno su una terra che inquiniamo e distruggiamo. Comunque al di là della similitudine filosofica, i tumori insorgono spesso in relazione alla cattiva alimentazione, agli abusi di alcool, alle cattive abitudini e pensieri. Tuttavia non è sempre così: spesso compaiono rapidamente in persone che hanno subito grandi sofferenze, separazioni, depressione profonda, disperazione, o semplicemente attaccano l’organismo in quello che era considerato il punto forte dell’individuo, come a “ segnalargli” che quella cosa non è adatta a lui e che sta andando contro corrente, contro la reale natura.
Se vuoi saperne di più ti consiglio un libro molto interessante e completo : Malattia come simbolo. Dizionario delle malattie. Sintomi, significato, interpretazione