La disfunzione erettile è un disturbo che colpisce il 12,8% degli italiani.
Consiste nella ricorrente e persistente incapacità di raggiungere o/e mantenere un’erezione adeguata al completamento dell’attività sessuale. Creando alla persona un notevole disagio tanto da impattare sulla sua qualità di vita in generale provocando perdita dell’autostima, ansia e depressione.
La disfunzione erettile può avere un’origine organica, psicologica o essere dovuta ad entrambe.
Dal punto di vista organico, la funzione erettile può essere compromessa dall’uso di fumo, alcool, droghe e psicofarmaci.
Come anche da deficit ormonali: ne sono un esempio il calo del testosterone o l’aumento della prolattina.
Ne possono esserne responsabili la presenza di traumi spinali, lesioni neurologiche dovute a cancro alla prostata, vescica e retto o malattie come il diabete, l’Alzheimer ed il Parkinson.
Inoltre, la disfunzione erettile organica dipendendo anche da alterazioni che interessano le arterie, nel 77% dei casi rappresenta la spia di possibili patologie cardiovascolari.
Nel caso non si riscontrino cause organiche va considerato il ruolo di quei fattori psicologici che possono interferire negativamente sull’erezione bloccando il desiderio e l’elaborazione di fantasie sessuali eccitanti.
Traumi, ansia, stress e depressione la fanno da padrone.
Ecco che la perdita di sicurezza, l’ansia da prestazione e la paura dell’insuccesso, come pure lo scarso o eccessivo coinvolgimento emotivo o i conflitti di coppia diventano il peggior nemico dell’erezione.
Cosa fare in questa situazione?
Indipendentemente dal fatto che la disfunzione erettile abbia cause organiche o psicologiche il ricorso alla terapia sessuale consente alla persona di lavorare su quei blocchi emotivi e su eventuali traumi che sottendono il disturbo in modo da far recuperare oltre ad una erezione efficace anche una vita sessuale e di coppia soddisfacente.