Il sale è uno degli elementi indispensabili per il nostro organismo, ma se il corpo necessita di una dose giornaliera di non più di 4 grammi, spesso si arriva ad assumerne dieci o dodici volte la quantità occorrente!
Non solo la quantità ma anche la qualità del sale incide sul nostro benessere. Il sale bianco usato comunemente in cucina subisce diversi processi di raffinazione che portano alla perdita di molti minerali a favore di un maggior contenuto di sodio.
Eccedere con il sale bianco significa danneggiare la salute con il rischio di patologie legate all’ipertensione e a problemi cardio-vascolari. Per il nostro benessere è bene quindi cercare di limitare il più possibile l’aggiunta di sale nei cibi riscoprendo dei sapori a cui non siamo più abituati. Per questo la riduzione del sale è un percorso che deve essere affrontato gradualmente e che parte da un primo semplice passo: non mettere la saliera a tavola.
1 – LIEVITO ALIMENTARE A SCAGLIE
Si tratta del lievito di birra che, essendo stato deattivato, ha perso la sua capacità di lievitare e fermentare e per questo non può essere utilizzato per pani o dolci, ma si può considerare un integratore alimentare a tutti gli effetti.
Il sapore del lievito naturale in scaglie è intenso e spesso considerato simile al formaggio, pungente e cremoso e per questo viene spesso utilizzato come condimento e usato nella cucina vegana e vegetariana al posto del formaggi, conferendo ai piatti un sapore distinto e piacevole.
È un prodotto a basso contenuto di grassi e di sodio, senza zuccheri aggiunti e nonostante sia fatto crescere in zucchero di canna o di barbabietola, non è dolce e non costituisce una fonte di zucchero.
A livello nutrizionale è un’ottima fonte di vitamine del gruppo B, aminoacidi essenziali, fibre e ferro, anche se i valori variano da produttore a produttore e a seconda che il lievito sia fortificato o meno.
È utile notare anche il contenuto di fibre del lievito alimentare in scaglie e la presenza di beta glucani, un tipo di fibra con effetti benefici sul sistema immunitario e utile alla riduzione di colesterolo.
2 – ACETO DI MELE
Le proprietà e i benefici sono molti, soprattutto nel settore del dimagrimento. L’aceto di mele è un potere astringente, che aiuta a tenere sotto controllo lo stimolo della fame e allo stesso tempo riesce ad avere molti effetti sul nostro organismo, perché migliora la digestione, rafforza il sistema immunitario, impedisce la formazione di calcoli alla vescica e al tratto urinario, depura il corpo dalle tossine e si rivela un potente antiossidante, esercitando la sua azione contro l’attività dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
L’aceto di mele è in grado di rafforzare il sistema immunitario, rivelandosi un antiparassitario per eccellenza e riducendo alcune infezioni, come, per esempio, quelle che colpiscono la gola.
Può migliorare la digestione, perché aiuta a mantenere sana la flora intestinale e contribuisce ad accelerare il metabolismo. Svolge un’azione antiossidante sorprendente, perché è stato dimostrato che rientra fra i più importanti alimenti antitumorali.
L’aceto di mele è un valido alleato per la cura dei capelli lunghi: è in grado di renderli più lucenti e più forti. Per esempio si può abbinare ad uno shampoo alla mela verde e in questo modo diventa un alleato formidabile contro la caduta stagionale dei capelli. Si rivela anche un ottimo integratore alimentare, perché, se assunto in periodi di forte stress, aiuta a fare il pieno di vitamine e sali minerali.
3 – PEPE
Il suo gusto piccantino riuscirebbe a dare sapore anche al cibo più insipido senza aggiungere nemmeno un grammo di sale. È noto che l’aggiunta del pepe nelle pietanze serve a facilitare la loro digestione, in più al pepe si attribuiscono proprietà antisettiche e antinfiammatorie.
4 – ERBE AROMATICHE
Prezzemolo, salvia, basilico, rosmarino, maggiorana e tante, tantissime altre erbe aromatiche grazie al loro sapore e odore intenso costituiscono un ottimo rimedio per rendere le pietanze sapide; senza dimenticare le loro proprietà benefiche, come la ricchezza di vitamine e la capacità di stimolare la digestione.
5 – SALSA DI SOIA
Originaria della Cina e diffuso condimento nella cucina giapponese, filippina, coreana e indiana, la salsa di soia è una salsa fermentata ottenuta dalla soia, grano tostato, acqua e sale. Il suo uso sta iniziando a diffondersi molto anche in Italia. Ha qualità antiossidanti, ma di contro, il contenuto di sale e glutammato non ne rende consigliabile l’uso in diete povere di sodio. Il nostro suggerimento è di provare a sostituirla al classico dado di carne nella preparazione di arrosti, carni, pollo e verdure. Sebbene esistano molti tipi di salsa di soia, tutte consistono in un liquido di colore brunastro e dal gusto terroso e salato utilizzato come condimento direttamente sul cibo in cottura o servito a parte per essere aggiunto sul cibo già cotto. Il tipico gusto della salsa di soia viene definito in lingua giapponese “umami” ed è in parte dovuto al contenuto naturale di glutammato monosodico. Per essere naturale deve essere ottenuta per lunga fermentazione, senza aggiunta di zucchero e conservanti e non deve essere pastorizzata.
6 – GOMASIO
Il gomasio è un alimento naturale di origine nipponica, costituito da semi di sesamo (goma, in giapponese) tostato e sale (shio). Può essere utilizzato come condimento, per insaporire insalate, carne, pesce e verdure, ma ha anche specifiche funzioni curative, che gli derivano dal sesamo. I semi di questa pianta, infatti, sono particolarmente nutrienti, ricchi di vitamine e sali minerali. Inoltre, essi hanno benefiche proprietà antiossidanti.
I semi di sesamo, e di conseguenza il gomasio, contengono proteine, vitamine D ed E, calcio, fosforo, ferro e zinco. Tutte queste sostanze sono fondamentali per il buon funzionamento e la rigenerazione del sistema nervoso. Il gomasio, inoltre, contiene anche sesamina, sesamolina e sesamolo, tre antiossidanti che contribuiscono a controllare i livelli di colesterolo nel sangue e salvaguardare il fegato. Il gomasio è anche ottimo contro l’ipertensione, l’osteoporosi, i dolori da infiammazione del nervo sciatico, l’eccessivo affaticamento e lo stress. Inoltre è un alimento molto digeribile.
7 – SALE ROSA DELL’HIMALAYA
Il sale rosa dell’Himalaya è ben diverso dal comune sale da cucina, che è costituito essenzialmente da cloruro di sodio. Il sale himalayano è puro, molto antico, privo di tossine e di sostanze inquinanti che possono contaminare le tipologie di sale che provengono da mari e oceani.
E’ ricchissimo di sali minerali, che invece sono del tutto assenti nel sale da cucina. Ne contiene più di 80, tra i quali troviamo soprattutto il ferro. Il caratteristico colore rosa è dovuto sia all’elevata presenza di tale minerale, sia al fatto che questa speciale varietà di sale non viene sottoposta ad alcun trattamento sbiancante.
Il sale rosa non è raffinato e non viene trattato con alcun procedimento chimico. Il sale Himalayano è incontaminato: quando viene estratto, risulta puro proprio come quando si era depositato nel suolo migliaia di anni prima. Il nostro intestino lo assorbe meno e il suo gusto tende a valorizzare il sapore dei cibi senza coprirlo.
Innanzitutto, l’impiego di sale rosa dell’Himalaya, in sostituzione del comune sale da cucina, limita il rischio di ritenzione idrica e di ipertensione, poiché il suo contenuto di cloruro di sodio è decisamente ridotto. Vi sono poi numerosi benefici che possono derivare dall’uso alimentare del sale rosa dell’Himalaya, tra cui il controllo dei livelli di acqua presenti nell’organismo e loro regolazione in modo da garantirne il corretto funzionamento, la promozione dell’equilibrio stabile del pH a livello delle cellule, cervello incluso, la riduzione dei crampi.
8 – SALE NERO DELLE HAWAII
Il sale marino nero dell’isola di Molokai, isole Hawaii, lavorato dagli artigiani delle isole, è ricco di elementi minerali di lava vulcanica e carbone attivo, dalle proprietà disintossicanti, che vengono aggiunti al sale al momento dell’essiccazione. Ha grani grossi e di colore nero come pece. Il sapore del sale nero è amaro, secco e netto nei profumi, leggermente solforico e con note di affumicato.
9 – SALE MARINO INTEGRALE
Il sale marino integrale è ottenuto per evaporazione dell’acqua di mare, quindi sottoposto ad una serie di trattamenti superficiali di lavaggio e purificazione. Acqua di mare, sole e vento rappresentano quindi gli ingredienti essenziali per la nascita di un buon sale marino integrale.
Il mancato utilizzo di metodiche di raffinazione chimica, permette al sale integrale di conservare intatto il patrimonio naturale di oligoelementi. Rispetto al sale da cucina raffinato, il prodotto integrale vanta minori concentrazioni di cloruro di sodio, mentre contiene quantità non trascurabili di iodio, magnesio, potassio ed altri microelementi. La composizione del prodotto varia inoltre sensibilmente a seconda delle zone di estrazione, tanto che in commercio si trovano diverse varietà di questo “oro bianco”, provenienti da tutto il mondo ed indicate per specifiche preparazioni culinarie. Altrettanto variabile, quindi, è il sapore di questi prodotti, che spesso presentano tonalità aspre a cui il palato non è normalmente abituato.
10 – ACIDULATO DI UMEBOSHI
Viene prodotto dalla fermentazione di una prugna di origine cinese e giapponese, l’Umeboshi, è in realtà del liquido che si ottiene dalla scolatura di questi frutti. È molto usato nella cucina orientale per insaporire insalate, verdure e cereali. Ne basta davvero poco e, dato che in questo caso è presente del sale, va utilizzato con parsimonia.
11 – MISO
Il miso è un condimento molto, molto antico, di origine tutta naturale e derivante dalla fermentazione (lunga fino a due anni ed operata dal fungo Aspergillus oryzae) dei semi di soia gialla e di sale marino, a cui si possono aggiungere cereali come orzo e riso. Il miso può dunque essere composto di sola soia (Hacho miso), di soia ed orzo (Mugi miso), di riso e soia (Kome miso).
L’aspetto del Miso è quello di una “pasta” marrone che ricorda il comune ed occidentale classico dado vegetale, anche per la modalità d’uso. Il gusto saporito e altamente aromatico del miso lo rendono ideale per arricchire molte pietanze, ma sono soprattutto le qualità ed i grandi e numerosi benefici del miso che in terra nipponica hanno fatto coniare l’espressione “miso sae areba”, “tutto va bene fino a che c’è miso”. Miso: proprietà e benefici Il miso è ricco di molti enzimi e fermenti vivi (come lo yogurt), diventando così un prezioso alleato per il benessere intestinale, per il miglioramento della digestione ed il rafforzamento della flora batterica autoctona. Il miso è un alimento eccezionale per l’alto contenuto di proteine tutte vegetali, senza quindi l’apporto di colesterolo e di grassi animali, il che lo rende adatto praticamente a tutti e in special modo ai vegetariani ed ai vegani. Nello specifico, le proteine sono di elevato valore biologico e molto digeribili, ma non solo: il miso contiene ben 8 amminoacidi essenziali. Niente male, direi. Non solo proteine: il miso è anche un concentrato di sali minerali che equilibrano il metabolismo e perfezionano l’aspetto di pelle e capelli, di vitamine del gruppo B, che hanno azione protettiva del tessuto nervoso e di quello epidermico, ed ha una forte azione alcalinizzante per il sangue, data dall’ abbondanza di Calcio, Magnesio, Sodio. Ciò facilita la prevenzione e la cura di diverse infezioni la cui presenza determina acidificazione del sangue.
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