Molto spesso si è soliti sentire parlare di infarto cardiaco e sicuramente non è un caso visto che stiamo parlando della prima causa di morte nei paesi occidentali!
Diventa quindi molto importante poterlo conoscere al meglio.
In questo modo possano essere adottate le migliori strategie preventive per ridurne al minimo al rischio di insorgenza, ma anche strategie terapeutiche per consentirne la risoluzione nel più breve tempo possibile qualora dovesse verificarsi.
Andiamo perciò ad evidenziare quali sono i fattori di rischio alla base di un fenomeno così diffuso! Essi possono essere divisi in:
Fattori di rischio NON modificabili
Fattori di rischio modificabili
Tutti questi fattori di rischio concorrono a determinare la comparsa di Aterosclerosi un alterazione strutturale delle arterie coronarie, cioè quelle arterie che portano il sangue al muscolo cardiaco.
Una placca aterosclerotica tenderà ad occludere l’arteria coronaria e dare luogo ad un progressivo quadro di dolore toracico, noto come Angina Pectoris. In altri casi, la rottura di una placca aterosclerotica determinerà formazione di un trombo che andrà ad occludere un’arteria coronaria, dando così luogo ad un infarto acuto del cuore.
Quali sono i sintomi che possono permetterci di capire che sta avvenendo un infarto cardiaco?
Sicuramente il sintomo principale è costituito dal dolore, che è tipicamente localizzato nella regione dietro allo sterno, cioè al centro del torace: tende a irradiarsi tipicamente verso la spalla e all’arto superiore sinistro, benché sia possibile l’irradiazione al collo o alla scapola sinistra. Il dolore è in genere molto forte, di tipo costrittivo, sovente accompagnato da sudorazione fredda e a un senso imminente di morte.
Tra i sintomi minori, ma quasi sempre presenti, troviamo: profonda stanchezza, nausea e talora vomito.
Cosa fare in caso ci si renda conto di avere un infarto?
Innanzitutto, per quanto possibile, cercare di mantenere la calma e cercare di rilassarsi sdraiandosi sulla schiena e sollevando le gambe, in modo da agevolare la respirazione.
Nel momento in cui vengono riconosciuti i sintomi, chiamare immediatamente il 118! Questo farà in modo di ottenere un intervento tempestivo.
Cosa molto importante è evitare di recarsi al pronto soccorso da soli! Questo potrebbe soltanto peggiorare la situazione; al contrario è di cruciale importanza attendere l’arrivo dei paramedici che potranno constatare l’infarto in atto e provvedere fin da subito alle prime cure necessarie già sul posto!
Conclusione
Sulla base delle considerazioni fatte e dei fattori di rischio evidenziati, possiamo allora andare ad analizzare alcuni punti che possono giocare un ruolo chiave nella prevenzione dell’infarto cardiaco.
Lo stile di vita può influenzare in larga misura la salute del cuore. Sarà sicuramente importante
Non fumare. Questo potrà essere molto utile per dilatare i vasi sanguigni e far affaticare di meno il nostro cuore, oltre che, ovviamente, essere di grande aiuto per i nostri polmoni!
Controllare il colesterolo. Se i livelli di colesterolo cattivo sono eccessivamente elevati, il medico può prescrivere dei cambiamenti nella dieta e dei farmaci che contribuiscano a ridurre il colesterolo e a proteggere la propria salute cardiovascolare.
Controllare la pressione sanguigna. Un monitoraggio quotidiano della pressione arteriosa aiuta a tenerla sotto controllo e a controllare lo stress sulle parete dei vasi sanguigni
Svolgere una regolare attività fisica. Un’attività fisica regolare aiuta a migliorare la funzionalità del muscolo cardiaco a seguito di un attacco di cuore. L’esercizio aiuta a prevenire un attacco di cuore, aiutandovi a raggiungere e a mantenere un peso sano e a controllare diabete, colesterolo e pressione alta. Si ritiene che camminare 30 minuti al giorno e per cinque giorni alla settimana può migliorare lo stato di salute.
Mantenere un peso adeguato. L’obesità mette sotto sforzo il cuore e può contribuire a determinare colesterolo elevato, pressione alta e diabete. Perdere peso può ridurre il rischio di malattie cardiache.
Seguire una dieta sana. Troppi grassi saturi e colesterolo nella dieta possono restringere le arterie coronarie. Se siete stati colpiti da infarto, cercate di limitare la quantità di grasso e colesterolo e sodio nella vostra alimentazione. Una dieta ad alto contenuto di sodio può aumentare la pressione sanguigna. E’ importante mangiare molta frutta e verdura, che contengono sostanze antiossidanti, ossia sostanze nutritive che aiutano a preservare l’elasticità ed il corretto flusso nelle arterie coronarie.
In conclusione, conoscere quali sono i fattori di rischio, la modalità di presentazione di un infarto cardiaco e i fattori protettivi potrà sicuramente essere un’ottima strategia per poterlo prevenire ed affrontare nel migliore dei modi!